Francesca Lollobrigida in esclusiva ai nostri microfoni: “Contenta di aver lasciato un segno nella storia di questo sport”.
ROMA – La medaglia conquistata agli Europei di pattinaggio velocità nella specialità All Round ha fatto entrare Francesca Lollobrigida nella storia del pattinaggio velocità italiano. Finora mai nessun azzurro era riuscito a salire sul podio. L’atleta di Frascati in esclusiva ai nostri microfoni ci racconta le sue sensazioni dopo il bronzo: “L’emozione è davvero tanta. Come è grande la soddisfazione di aver lasciato un segno nella storia del proprio sport. Quest’anno mi ero posta come obiettivo di migliorare nelle distanze classiche e ci sono riuscita. Ma questo è solo l’inizio. Per me questa medaglia storica è un punto di partenza, ora posso considerarmi una pattinatrice sul ghiaccio a tutti gli effetti (non più rotellista passata al ghiaccio) e ciò mi dà la forza mentale e la carica positiva per migliorarmi“.
“Come tutti sanno – continua Francesca – io vengo dalle rotelle, sport estivo, e questa è la differenza maggiore tra i due sport, ma lo considero personalmente un vantaggio visto che posso praticare entrambi estate/inverno. E questo mi tiene alta la motivazioni per 365 giorni l’anno“.
Pattinaggio velocità, Francesca Lollobrigida ai nostri microfoni: “Ho iniziato a praticare questi sport per merito di mio padre”
Francesca Lollobrigida ci svela anche le differenze tra il pattinaggio a rotelle e quello a velocità: “Il ghiaccio è uno sport più duro mentalmente. Quando si corre da soli contro il tempo non si scherza, bisogna avere massima concentrazione e cattiveria, nullo può sfuggire al caso. Nelle rotelle, dove si corre in gruppo, vi è una maggior tattica e contatto con le avversarie che lo rende più entusiasmante. Ma non chiedermi quale preferisco…“.
In conclusione della nostra intervista Francesca fa un tuffo nel passato e ci racconta quando ha iniziato a praticare questi due sport: “Ho messo i primi pattini a rotelle a 14 anni grazie al mio papà; invece a 17 anni quelli sul ghiaccio, sempre merito di mio padre. Sono entrambi sport bellissimi, completi, e ti strutturano sia fisicamente che mentalmente. Li consiglio entrambi, ovviamente andare a controllare sui siti delle due federazioni (FISR e FISG) per individuare le società e gli impianti più vicini a voi“.